In India come altrove – basta pensare alla Bibbia o al Convivio di Dante – la nutrizione è al tempo stesso una grande realtà, dalle molte sfaccettature, e una grande metafora, che investe il corpo e la mente.

 

Particolarmente accentuata è anche l’importanza di nutrire lo spirito, che in India è dimensione ben diversa da quella del pensiero.
Eppure, secondo la visione “olistica” che caratterizza il subcontinente, la ricerca mira a tenere unite queste dimensioni, a individuare alimenti capaci di nutrire l’essere umano armonicamente a tutti i livelli.

 

Le strategie non sono univoche: la lezione mira perciò a metterne in luce alcune, dall’ayurveda al buddhismo, dal digiuno dei jaina alle cene (metaforiche) dei maestri sufi.
Qualche attenzione sarà dedicata anche alle bevande inebrianti, tema meno noto – secondo l’esperienza del relatore – in rapporto all’India classica.

 


 

Incontro nell’ambito del Festival di Filosofia Filosofarti.
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